Dante, i' ho preso l'abito di doglia

Autore: Cino da Pistoia
0.0/5 | 0


Dante, i' ho preso l'abito di doglia
e innanzi altrui di lagrimar non curo,
ché 'l vel tinto ch'i' vidi e 'l drappo scuro
d'ogni allegrezza e d'ogni ben mi spoglia;

e lo cor m'arde in disiosa voglia
di pur doler mentre 'n vita duro,
fatto di quel che dotta ogn'uom sicuro,
sol che ciascun dolore in me s'accoglia.

Dolente vo, pascendomi sospiri,
quanto posso inforzando 'l mio lamento
per quella che si duol ne' miei desiri.

E però, se tu sai novo tormento,
mandalo al disioso dei martiri,
che fie albergato di coral talento.