Gli ultimi istanti di Lutero
Su queste pagine scritte con la cera
ho afflitto precoci mattini, veglie notturne,
ricadute, senilità nascoste.
Fra le gocce individuo le parole
le imbarazzanti solitudini
le noie inaccettabili:
quanto ho scritto resta paglia, oscurità
trattenuta
convulse preghiere rimuginate
nei sguardi delle offerte rifiutate.
Mi nascondo al mondo per non tediarlo
celo la mia vergogna
giocando a dama
di una sola cosa sono certo:
io che fortemente peccai
ma ancora più forte volli credere
resto un mendicante di Dio
ho afflitto precoci mattini, veglie notturne,
ricadute, senilità nascoste.
Fra le gocce individuo le parole
le imbarazzanti solitudini
le noie inaccettabili:
quanto ho scritto resta paglia, oscurità
trattenuta
convulse preghiere rimuginate
nei sguardi delle offerte rifiutate.
Mi nascondo al mondo per non tediarlo
celo la mia vergogna
giocando a dama
di una sola cosa sono certo:
io che fortemente peccai
ma ancora più forte volli credere
resto un mendicante di Dio
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